fbpx

Un protocollo d’intesa tra le due regioni prevede la valorizzazione del turismo appenninico, anche con il rilancio della linea ferroviaria che fu il primo collegamento tra nord e sud Italia

L’idea è quella di rilanciare e valorizzare in chiave turistica il territorio transappenninico utilizzando una di quelle linee ferroviarie cosiddette minori ovvero quelle linee caratterizzate da bassa frequentazione al di fuori dalle fasce pendolari e dall'attraversamento di contesti paesaggistici, culturali e ambientali di elevato interesse, che sono state inserite nel Piano Strategico del Turismo elaborato dal MIBACT per lo sviluppo di progetti strategici per la mobilità a fini turistici (ciclovie nazionali, cammini, servizi Ferroviari turistici, mobilità slow). E la ferrovia Porrettana che fu il primo collegamento tra il nord e il sud d’Italia attraverso l’Appennino rientra perfettamente in queste caratteristiche. Così è nato il progetto “Ferrovia Transappenninica”, sviluppato dalle regioni Emilia Romagna e Toscana e aperto alla partecipazione di altri enti pubblici, la Città metropolitana di Bologna, i Comuni di Pistoia e di Alto Reno Terme e le Unioni di Comuni Alto Reno, Appennino Bolognese, Valli del Reno, Lavino e Samoggia e Appennino Pistoiese.
Inaugurata nel 1864, la Porrettana, con le sue 47 gallerie e i 35 ponti e viadotti attraverso l’Appennino, 550 metri di dislivello, collega Bologna a Pistoia e offre lungo il percorso punti panoramici vertiginosi, con boschi di castagni e un fiume che segue i binari con cascate e spiaggette. Rappresenta un’infrastruttura fondamentale per la mobilità dei territori attraversati in particolare per la vallata del Reno ed è la linea più frequentata con oltre 10mila passeggeri.
Con il protocollo d’intesa siglato dalle due regioni, i firmatari si impegnano a sviluppare entro un anno un progetto dettagliato e condiviso per il rilancio dell'Appennino tosco-emiliano-romagnolo che coinvolga tutti i territori della Porrettana. Tra gli altri impegni stabiliti dal protocollo: la verifica della possibilità di una candidatura Unesco della Ferrovia Porrettana e il sostegno, anche attraverso i Gruppi di azione locale (Gal) dei rispettivi territori, a forme di sviluppo dell'occupazione e delle attività produttive. Va da sé che i gestori del servizio ferroviario e della rete dovranno impegnarsi al mantenimento in efficienza della linea, con particolare riferimento all’utilizzo turistico-cicloturistico-escursionistico. Per l'attuazione del protocollo, che ha durata triennale, è stata costituita una cabina di regia composta dai rappresentanti di tutti gli enti firmatari.
Quanto il rilancio della ferrovia stia a cuore al territorio è dimostrato anche dall’impegno di una compagnia teatrale pistoiese che ha messo in cantiere il Progetto T (2015-2017) fatto di performance e spettacoli, indagini e interviste alla ricerca di storie e personaggi, con eventi sui vagoni. Uno spettacolo viaggiante nel vero senso della parola su una delle linee ferroviarie più antiche d’Italia.

 

Questo sito utilizza cookie tecnici che ci consentono di migliorare il servizio per l'utenza. Per ulteriori informazioni leggi la nostra Cookie e Privacy Policy. Leggi di più